Raccomandazioni al Parlamento per la sessione autunnale 2022

Protezione dei minori nei settori dei film e dei videogiochi, centri di crisi per vittime di violenza, standard per l’educazione sessuale nelle scuole: molti temi importanti per la protezione dell’infanzia!

Brevi raccomandazioni al Consiglio nazionale

20.069 14.09.2022

Oggetto del CF: Protezione dei minori nei settori dei film e dei videogiochi. Legge federale (divergenze)

Promuovendo le competenze mediali dei bambini e degli adolescenti si migliora la protezione contro la violenza.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di confermare le decisioni già prese dal Consiglio nazionale sulle divergenze, in particolare in relazione all’art. 4 lett. e e all’art 27a.

Avere ottime competenze mediali è un importante fattore di protezione per i bambini e gli adolescenti: quanto meglio sanno valutare i contenuti e le offerte di film, di videogiochi e su Internet, tanto meglio possono evitare situazioni pericolose. La Confederazione deve sostenere e completare le attività cantonali, per esempio mediante l’approfondimento delle conoscenze specialistiche nel settore della promozione delle competenze mediali (art. 4 lett. e e art. 27a). Certe offerte di acquisto all’interno dei videogiochi sono così raffinate sul piano psicologico da comportare un rischio di dipendenza e di indebitamento. Occorre quindi includere nelle disposizioni in materia di protezione dei minori regole relative alla prassi da adottare per le microtransazioni e sensibilizzare i genitori (art. 5 lett. h e art. 11 lett. cbis). Le disposizioni in materia di protezione dei minori devono inoltre essere elaborate coinvolgendo esperti indipendenti in modo da tener conto anche degli interessi dei bambini e degli adolescenti, oltre che del punto di vista economico del settore (art. 5 lett. g e art. 10 cpv. 1 lett. f).
22.3877 29.09.2022

Po. CSEC-CN: Analisi degli standard relativi all’educazione sessuale nelle scuole in Svizzera

Tutti i bambini hanno diritto a un’educazione sessuale adatta alla loro età, che contribuisca alla prevenzione della violenza sessualizzata. È quindi importante avere un quadro completo sull’educazione sessuale impartita nelle scuole.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di accogliere il postulato.

Ogni anno, in Svizzera centinaia di bambini sono confrontati con la violenza sessualizzata. Una buona educazione sessuale in tutti gli ordini di scuola può contribuire ampiamente a far cadere i tabù nonché a prevenire e a scoprire questa forma di violenza. L’attuazione pratica di questo compito per nulla facile è però molto eterogenea. Gli insegnanti, per esempio, non sono sostenuti ovunque nella stessa misura mediante programmi di prevenzione e fornitori di servizi extrascolastici e il materiale didattico è di qualità variabile. È quindi pertinente disporre di un quadro completo, elaborato dalla Confederazione in collaborazione con i Cantoni, che faccia il punto sulla quantità e sulla qualità dell’educazione sessuale nelle scuole, e mostri se gli insegnanti beneficiano della formazione necessaria e se il materiale didattico è adatto per affrontare la tematica della violenza sessualizzata.

Brevi raccomandazioni al Consiglio degli Stati

22.3234 27.09.2022

Mo. Carobbio Guscetti: Centri di crisi per vittime di violenza sessualizzata, domestica e di genere

Dopo un atto di violenza, le vittime devono ricevere una prima assistenza specifica. È ora di sfruttare le buone prassi dei Cantoni quale base per creare standard applicabili in tutta la Svizzera.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di accogliere la mozione.

Le vittime – anche minorenni – di violenza sessualizzata o di altre forme di violenza devono poter beneficiare di accertamenti e di cure a bassa soglia da parte di personale specializzato. Sono necessari centri di crisi che offrano alle vittime di violenza una prima assistenza psicologica e le cure necessarie per prevenire malattie sessualmente trasmissibili. L’accesso a bassa soglia, la specializzazione e lo stretto contatto con i centri di aiuto alle vittime di reati migliorano l’assistenza e aumentano le probabilità di successo nel perseguimento penale. Creando standard e basi vincolanti, la Confederazione potrebbe fornire un contributo prezioso all’istituzione sull’intero territorio nazionale di centri di crisi specializzati, come quelli già presenti in alcuni Cantoni.
22.3355 27.09.2022

Mo. Michel: Divieto penale degli interventi volti a modificare il sesso dei bambini con una variazione congenita delle caratteristiche sessuali (bambini intersessuali)

Per evitare che minori incapaci di discernimento che presentano una variazione dello sviluppo sessuale siano sottoposti a trattamenti non necessari, bisogna vietare penalmente gli atti irreversibili.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di accogliere la mozione.

Come raccomanda il Comitato ONU per i diritti dell’infanzia, occorre vietare che i bambini intersessuali incapaci di discernimento siano sottoposti a trattamenti medici o a interventi chirurgici non necessari che possono essere posticipati in tutta sicurezza fino a che il minore possa dare il suo consenso informato. Il consenso in ambito medico rappresenta infatti un diritto strettamente personale, che il minore capace di discernimento può esercitare autonomamente. Il divieto penale chiesto dalla mozione contribuisce a tutelare i diritti dei bambini intersessuali fino a che possano decidere loro stessi sui trattamenti previsti.
20.3374 29.09.2022

Mo. CN (Gugger): Proteggere efficacemente i minori di 16 anni dai contenuti pornografici su Internet.

L’art. 197 cpv. 1 CP vieta di rendere accessibile materiale pornografico ai minori di 16 anni. Per garantire il rispetto di questo divieto sono necessarie nuove soluzioni tecniche.

Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda di accogliere la mozione.

I bambini e gli adolescenti sviluppano la loro sessualità. Con la pornografia accessibile rapidamente e facilmente su Internet, sono invece confrontati direttamente con un’altra sessualità, quella dell’industria pornografica per adulti, che veicola un’immagine falsata del sesso. Per proteggere i bambini e gli adolescenti nello sviluppo della loro sessualità occorre quindi rendere più difficile l’accesso al materiale pornografico. La mozione propone una possibile soluzione per raggiungere tale scopo.
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