Un piano d’azione nazionale contro la violenza sessuale sui minori in internet
Nelle raccomandazioni del 30 settembre, il Comitato ONU per i diritti dell’infanzia scrive che alla Svizzera serve un piano d’azione per la prevenzione e la lotta a tutte le forme di violenza contro i minori, anche riguardo la violenza sessuale sui minori in internet (Osservazioni conclusive, Parte D, punto 28 [a]). Con l’approvazione della mozione Bulliard (19.4349), il Consiglio nazionale incarica il Consiglio federale di approntare un simile piano d’azione nazionale. La mozione Bulliard deve essere ancora approvata dal Consiglio degli Stati, ma Protezione dell'infanzia Svizzera accoglie con favore questo passo nella direzione giusta: «È imperativo e urgente affrontare globalmente la violenza sessuale sui minori in internet», afferma la presidente del Consiglio di fondazione e consigliere nazionale Yvonne Feri.
Una campagna di sensibilizzazione contro il ciberbullismo
Inoltre, il Comitato ONU per i diritti dell’infanzia esige misure contro il bullismo in internet. Il 27 settembre, il Consiglio degli Stati ha approvato, come seconda camera, la mozione Feri (20.3687) riguardante una campagna sui social media contro il ciberbullismo. Il bullismo ha un grave impatto sulla salute mentale e colpisce fino a 40 000 bambini e giovani in Svizzera. Una campagna sui social media è in grado di sensibilizzare i giovani e impedire sofferenze.
Resta molto da fare
Il 30 settembre, il Consiglio nazionale ha approvato anche la mozione Bulliard (19.4632) «Sancire nel Codice civile l’educazione non violenta», che intende fissare il diritto dei figli a un’educazione non violenta nel Codice civile. Sancire il diritto a livello giuridico creerebbe chiarezza, infatti il Legislativo non ha posto fino ad oggi in modo inequivocabile l’esigenza di un'educazione non violenta. Lo stesso Comitato ONU per i diritti dell’infanzia lamenta quest’incertezza giuridica. Il Consiglio degli Stati discuterà la mozione nella sessione invernale. A tale riguardo, la direttrice di Protezione dell’infanzia Svizzera, Regula Bernhard Hug, afferma: «Sancire l’educazione non violenta nel Codice civile è un segnale forte. Anche essere contrari lo è.» Protezione dell'infanzia Svizzera continua ad adoperarsi con decisione affinché la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia sia attuata integralmente.