In ambito online, le vittime di violenza sessuale sono spesso colpite due volte: prima, perché subiscono il maltrattamento, e poi, quando spuntano in Internet le relative fotografie e i video. L’accesso a rappresentazioni pedopornografiche («pornografia infantile») non è mai stato tanto semplice come oggi. Aumentano anche l’adescamento e le molestie sessuali a bambini in Internet. Sviluppi tecnici, come ad esempio la diretta streaming, portano a sempre nuove forme di abuso; pertanto, è necessario intensificare continuamente la protezione dei bambini dagli abusi causati da violenza sessuale in Internet.
Fondamenti internazionali per la protezione dei bambini online
Per proteggere i bambini, è necessario attuare i fondamenti normativi in Svizzera. Questi sono:
Provvedimenti di sensibilizzazione
I genitori, gli insegnanti e le altre persone che prestano assistenza sono risorse importanti nelle misure di prevenzione contro gli abusi sessuali sui minori online. Grazie al loro stretto contatto con i bambini, sono spesso i primi a poter riconoscere le situazioni a rischio. Con interventi competenti, la violenza sessuale sui bambini in ambito online può essere troncata sul nascere o combattuta nel modo più tempestivo possibile. Le persone che prestano assistenza devono essere istruite sulle strategie adeguate per proteggere i bambini. Esse stesse devono imparare a gestire con sensibilità i dati e le immagini dei bambini. Ad esempio, condividere immagini intime di bambini o dati personali, comporta un notevole rischio di molestie sessuali ai bambini.
Segnalare i casi sospetti
Ogni persona può dare un contributo decisivo alla lotta contro la violenza sessuale sui minori online, segnalando sistematicamente i casi di rappresentazioni pedopornografiche (pornografia infantile) o i comportamenti insoliti nelle chat room. In questo modo, facilita il lavoro della polizia. Ecco come si deve procedere:
- Copiare l’indirizzo del sito web. Importante: non scaricate in nessun caso le immagini e non fate screenshot, perché commettereste un atto passibile di pena.
- Segnalate il sito web che avete copiato, utilizzando il modulo di notifica, direttamente presso l’Ufficio federale di polizia.
- Quindi, cancellate nel browser la cache e la cronologia.
Favorire la competenza mediatica proteggendo così i bambini
I bambini devono essere avvicinati ai media digitali da persone di riferimento adulte, in modo adeguato alla loro età. Questo implica far loro conoscere sia le opportunità, sia i pericoli di Internet, mostrando loro come possono proteggersi nel migliore dei modi. I media digitali influenzano sempre più la vita quotidiana dei bambini. Essi sono uno specchio della nostra società e rappresentano letteralmente tutto il mondo. Internet offre innumerevoli opportunità di raccolta d’informazioni, specializzazione o svago. Nel contempo, comporta anche dei rischi, soprattutto per i bambini. Per questo, è importante che gli adulti si interessino ai contenuti consumati dai bambini e ne parlino con loro. Proteggere l’infanzia non vuol dire solo stabilire limiti di tempo per la navigazione in rete. Una cultura del divieto o una protezione dell’infanzia puramente tecnica, per esempio adattando le impostazioni del browser, sono insufficienti. Oltre a regole comprensibili, adatte al loro sviluppo individuale, i bambini hanno anche bisogno della sensibilizzazione per i loro diritti della personalità e la protezione dei dati. Inoltre, i bambini devono essere espressamente autorizzati dalle persone di riferimento a chiedere aiuto quando si trovano di fronte a problemi online. Protezione dell’infanzia Svizzera è parte del gruppo di lavoro nazionale «Sessualità e media digitali» e, insieme ad altre organizzazioni, ha redatto un Documento di posizione che stabilisce la linea d’azione nella gestione di opportunità e rischi dei media digitali.
Prevenzione per le persone autrici di reati
Le persone con tendenze pedofile, o con altri aspetti della personalità che accrescono il rischio di violenza sessuale sui bambini in ambito online, devono essere raggiunte prima che commettano un reato. Le offerte di prevenzione incentrate su questo gruppo di adulti sono tuttavia rare. Sempre più spesso, al giorno d’oggi, anche le persone minorenni diventano autrici di reati: nel 2018, ad esempio, 299 persone minorenni sono state condannate per pornografia illegale. Ogni bambino che produce, diffonde o consuma pornografia illegale, commette un atto passibile di pena. È perseguibile, inoltre, un minore che renda disponibile pornografia generalmente consentita ad altri minori di età inferiore ai 16 anni, ad esempio condividendo tali contenuti nelle chat di WhatsApp. Le offerte di Protezione dell’infanzia Svizzera puntano anche sulla sensibilizzazione degli adolescenti (link a Love Limits), dando così un contributo alla prevenzione di reati connessi all’ambito online.
Persecuzione penale della pedocriminalità
Un mezzo efficace nella lotta contro la pedocriminalità in Internet è l'inchiesta mascherata, svolta in assenza di sospetti con una cosiddetta legenda e che cerca di penetrare nell’ambiente criminale. Un’inchiesta di questo tipo deve essere autorizzata: ciò spetta ai Cantoni, che ricevono il sostegno di FedPol.