Il concetto di «bene del bambino» si ispira alla formulazione «best interest of the child» utilizzata nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. L’interesse superiore del bambino non è una variabile fissa e occorre considerare in ogni singolo caso ciò che è compatibile con il bene del minore. Nel fare questo, devono essere prese in considerazione e soppesate tutte le circostanze essenziali di una situazione. Il Commento generale n. 14 alla Convenzione sui diritti dell'infanzia indica come deve essere determinato l’interesse superiore del bambino e, quindi, come ottemperare ai suoi diritti. Laddove il termine «interesse superiore del bambino» sia usato ideologicamente contro il «matrimonio per tutti», questo viola il diritto del bambino a un’attenta determinazione del suo interesse superiore.
Un rischio per il bene del bambino esiste in particolare se questo subisce violenza fisica, psicologica o sessuale, è trascurato o altrimenti inibito o disturbato nel suo sano sviluppo, o se i suoi bisogni fondamentali non vengono soddisfatti. Il bene del bambino non dipende dall'orientamento sessuale dei genitori, ma dal modo in cui egli è accudito ed educato.
Nel caso della donazione di sperma per le coppie lesbiche, vale la stessa regolamentazione che per le coppie eterosessuali: il donatore è iscritto in un registro e il bambino può vederne il nome quando raggiunge la maggiore età. La legge sulla medicina della procreazione (LPAM) stabilisce, invece, che anche i figli minorenni possano chiedere informazioni sul donatore. In tal modo è garantito il diritto di conoscere la propria ascendenza.
Protezione dell'infanzia Svizzera non ritiene che il bene del bambino sia violato né dal «matrimonio per tutti», né dalla proposta di regolamentazione della donazione di sperma per le coppie lesbiche, e sottolinea che la protezione dei minori da ogni forma di violenza è il primo compito di tutti coloro a cui sta a cuore il bene del bambino.