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Il Consiglio federale disconosce la necessità di inquadrare a livello giuridico il diritto a un’educazione non violenta

Il Consiglio federale disconosce la necessità di inquadrare a livello giuridico il diritto a un’educazione non violenta – benché siano ancora troppi i bambini che sperimentano violenza in ambito educativo. Per il Consiglio federale la legislazione parla chiaro, ma non vale lo stesso per la popolazione.

Il Consiglio federale ha pubblicato il suo rapporto sul Postulato Bulliard 20.3185 «Protezione dei figli dalla violenza nell’educazione». La buona notizia è che il Consiglio federale ritiene possibile e utile fornire un quadro giuridico per il diritto a un’educazione non violenta all’interno del codice civile svizzero (CC). La cattiva notizia è che ritiene che la legislazione sia chiara anche per la popolazione e che ci sia bisogno solo di attuare più azioni di sensibilizzazione. Le esperienze nei Paesi limitrofi dimostrano che per sradicare l’uso della violenza nell’educazione di un bambino servono entrambe le cose: un quadro legislativo inequivocabile e una conseguente azione di sensibilizzazione. Protezione dell’infanzia Svizzera ritiene che non si possa più lasciare margine d’interpretazione quando si tratta di violenza sui bambini. L’educazione non violenta dev’essere inequivocabilmente sancita per legge.

 

Comunicato stampa