Qualora il termine «bene del minore» sia usato ideologicamente contro o a favore della vaccinazione, questo viola il diritto del bambino a un’attenta determinazione del suo interesse superiore. Il Commento generale n. 14 alla Convenzione sui diritti dell'infanzia indica come deve essere determinato l’interesse superiore del minore e quindi come ottemperarne i diritti.
Vaccinare i bambini non deve mirare alla protezione solidale degli adulti, bensì a proteggere la salute dei bambini stessi. Devono essere soppesate le possibili conseguenze della vaccinazione a breve termine rispetto ai possibili effetti sulla salute in caso di mancata vaccinazione, in modo da adottare la decisione di vaccinare nel migliore interesse del bambino.
Secondo il parere di Protezione dell’infanzia Svizzera, è di rilevanza centrale anche coinvolgere attivamente il bambino nella decisione relativa al vaccino. Dopo tutto, vaccinare significa intervenire nell'integrità fisica del bambino. A partire dall'età scolare, i bambini possono essere informati sulle conseguenze positive e negative della vaccinazione anti-covid ed essere coinvolti nella relativa decisione. Se i bambini hanno capacità di discernimento, possono decidere da soli riguardo la vaccinazione. Una persona ha capacità di discernimento se è capace di agire «ragionevolmente» (art. 16 del codice civile svizzero), il che implica che è in grado di riconoscere il significato e lo scopo di un'azione, così come le sue conseguenze, e di agire in conformità con questa ragionevole conoscenza. In Svizzera, la capacità di discernimento dei bambini non è vincolata a un'età specifica, bensì dipende dalla maturità individuale ed è determinata caso per caso. È bene che i genitori rispettino la decisione dei figli dotati di capacità di discernimento a favore o contro la vaccinazione.