Vorrei che le persone non giudicassero, ma che decidessero di intraprendere un percorso con gli altri verso una società non violenta.
Chi è stato vittima di violenza o “solo” di punizioni corporali rischia facilmente di fare proprie queste pratiche. Ci vuole un grande impegno per spezzare questo circolo vizioso. Si tratta in pratica di porre dei limiti senza diventare violenti e di prendere le distanze prima che la rabbia e la frustrazione abbiano il sopravvento. A volte basta fare un passo indietro e cercare di calmarsi, altrimenti si rischia che la situazione precipiti.
L’amore è forte e libera forze trasformatrici. La resistenza non violenta aiuta a perseverare e a diventare creativi. Ciò che guarisce e sprona è la relazione. Noi esseri umani abbiamo bisogno di persone, grandi e piccole.
A Protezione dell’infanzia Svizzera auguro altri quarant’anni di perseveranza e di creatività.
Linard Bardill
cantautore, scrittore e narratore. Foto: Roman Bargezzi