A seguito di esperienze di violenza, alcuni di loro sono molto sensibili ai disturbi, hanno difficoltà di concentrazione, si impauriscono velocemente o reagiscono in modo esplosivo nei conflitti. Per evitare di liquidare questi sintomi come un tratto caratteriale (più o meno disturbante) del bambino, i professionisti dovrebbero capire che si può trattare di strategie di adattamento per affrontare una situazione traumatica. Poiché questi comportamenti sono molto importanti per la sopravvivenza emotiva dei bambini nel loro nucleo domestico, vengono attivati anche in altri contesti di vita, come la scuola.
I bambini colpiti hanno bisogno di adulti che li apprezzino e li aiutino a esprimere i propri bisogni. Per loro è fondamentale vivere il proprio ambiente come sicuro. Un "luogo sicuro", ovvero un ambiente che applica la pedagogia del trauma, è caratterizzato da trasparenza e partecipazione, attenzione e apprezzamento, orientamento ai bisogni, incoraggiamento e gioia.
La pedagogia del trauma riunisce le conoscenze della psicotraumatologia e della pedagogia. L'acquisizione di conoscenze attinenti la pedagogia del trauma e lo sviluppo di un atteggiamento incentrato su tale disciplina permettono ai professionisti di comprendere meglio i comportamenti particolari e le strategie di sopravvivenza dei bambini traumatizzati e le reazioni scatenate in loro. Rapportandosi e affiancando questi bambini, è possibile con questo ausilio considerare meglio i loro bisogni specifici. Dal canto loro, i bambini colpiti vengono guidati verso l'emancipazione e sono in grado di riprendere i passi di sviluppo bloccati dalle esperienze di violenza.