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L’educazione non violenta diventa legge: il Consiglio federale presenta il progetto per potenziare la protezione dell’infanzia

Il 13 settembre, il Consiglio federale ha presentato il suo progetto per l’attuazione della mozione «Sancire nel Codice civile l’educazione non violenta». Questa modifica di legge pone un forte segnale per la protezione dei minori in Svizzera e crea le basi per un’educazione priva di violenza fisica e psicologica.

Più della metà dei minori in Svizzera continua a subire violenza psicologica e ben un bambino su quattro è vittima di punizioni corporali. L’impiego regolare di violenza fisica e/o psicologica in ambito educativo può avere effetti devastanti. Nell’ultimo sondaggio svolto dall’Università di Friburgo su un panel di genitori, per conto di Protezione dell’infanzia Svizzera, tutti i genitori intervistati hanno affermato che sarebbe utile una legge per favorire l’educazione non violenta dei figli.  Pertanto, al fine di proteggere i minori in Svizzera è necessario sancire l’educazione non violenta nel Codice civile. Il testo di legge chiarisce che qualsiasi violenza, sia essa fisica o psicologica, non può essere giustificata come mezzo educativo.

L’educazione non violenta diventa legge: i genitori ricevono un supporto

Per evitare che genitori e detentori dell’autorità parentale ricorrano alla violenza in situazioni difficili, vi è bisogno del supporto di servizi di consulenza e di aiuto. La violenza è spesso il risultato di uno stato di sovraccarico e della mancata conoscenza di possibilità di azione alternative. Per questo motivo, resta fondamentale l’opera di sensibilizzazione e prevenzione. Siamo molto soddisfatti che con l’entrata in vigore della modifica di legge proposta sia stato stabilito che questi provvedimenti a livello nazionale debbano essere sostenuti da una campagna di sensibilizzazione e che la Confederazione vi aderisca. La campagna ha il compito di mostrare metodi di educazione alternativi e di non abbandonare i genitori a loro stessi all’atto d’introduzione della legge. Le esperienze nei Paesi limitrofi mostrano che quando una legge riceve il supporto adeguato conduce all’auspicata riduzione della violenza. Sempre in questa direzione va la decisione del Consiglio federale di includere nel testo di legge centri di consulenza, a cui genitori e bambini possono rivolgersi. Grazie al supporto dei servizi di consulenza e di aiuto, è possibile gestire quei conflitti che, prima, sarebbero degenerati.

La strada verso il traguardo

La bozza di modifica del Codice civile passerà ora al vaglio del Parlamento e dovrà successivamente essere approvata dal Consiglio nazionale e dal Consiglio degli Stati. «Insieme alle organizzazioni partner della rete “Educazione non violenta”, Protezione dell’infanzia Svizzera continuerà a profondere tutti i suoi sforzi a favore del progetto di legge e contribuirà a farlo giungere sicuro al traguardo», afferma la Direttrice di Protezione dell’infanzia Svizzera, Regula Bernhard Hug. 

 

Sul rapporto del Consiglio federale