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Rinviato non significa (si spera!) accantonato!

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati è ancora in attesa di prendere una decisione sul diritto all’educazione non violenta.

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati ha deliberato ieri sulla Mozione Bulliard 19.4632 «Sancire nel Codice civile l’educazione non violenta», decidendo di rinviare la trattazione. La motivazione addotta dalla maggioranza della Commissione riguarda il fatto che il rapporto relativo al postulato Bulliard 20.3185 «Protezione dei figli dalla violenza nell’educazione» non è ancora stato pubblicato. Ne consegue che l’introduzione di questo diritto fondamentale viene inutilmente rinviata.

 

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati lascia i minori in sospeso

Un quarto di secolo dopo la sottoscrizione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, i bambini svizzeri stanno ancora aspettando che il diritto a un’educazione non violenta venga sancito nel diritto federale. Dato che il suddetto rapporto relativo al postulato non verrà pubblicato prima dell’estate, occorrerà ancora tempo prima che si giunga a una decisione definitiva.

 

Il diritto a un’educazione non violenta ha valore di misura preventiva e merita un posto nel Codice civile

Gli studi in materia mostrano che la violenza fisica e psicologica rivolta ai bambini continua a far parte della quotidianità in Svizzera. Un bambino su venti subisce regolarmente punizioni fisiche tra le mura domestiche. E ben uno su quattro è esposto regolarmente a violenza psicologica. Anche dalle statistiche in materia di protezione dei minori degli ospedali pediatrici, in cui si evidenzia una tendenza all’aumento del numero di casi, emerge che i bambini continuano a essere vittime di violenza. Il diritto a un’educazione non violenta fornirebbe ai genitori una chiara linea guida, identificando il ricorso alla violenza in ambito educativo quale atto illecito. Inoltre, se venisse accompagnata da adeguate campagne informative, l’introduzione di tale diritto potrebbe dispiegare un potente effetto preventivo.

 

Un aspetto prioritario per Protezione dell’infanzia Svizzera

Da oltre 40 anni, Protezione dell’infanzia Svizzera si adopera affinché il diritto a un’educazione non violenta, chiaramente riconosciuto a tutti i bambini dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, trovi riscontro nella legge della Confederazione. Protezione dell’infanzia Svizzera ritiene pertanto fondamentale che da ultimo anche il Consiglio degli Stati approvi la Mozione Bulliard «Sancire nel Codice civile l’educazione non violenta». Accanto al percorso politico, Protezione dell’infanzia Svizzera persegue la prevenzione della violenza in ambito educativo organizzando diverse iniziative, tra cui i corsi per genitori Genitori forti – bambini forti®, eventi informativi per professionisti e molto altro ancora.