Bilancio intermedio della sessione primaverile 2024
Dopo la prima settimana di sessione è tempo di un bilancio intermedio.
In sintesi
- Il Consiglio nazionale vuole incaricare il Consiglio federale di esaminare le possibilità di promuovere l’assistenza sistematica agli autori di violenza. Tale assistenza proteggerebbe in modo duraturo anche i minori, spesso vittime indirette della violenza domestica.
- Il Consiglio nazionale approva inoltre l’elaborazione di direttive medico-etiche per la diagnosi e il trattamento dei bambini nati con una variazione delle caratteristiche sessuali. La migliore soluzione sarebbe stata un divieto di tutti i trattamenti non strettamente necessari dal punto di vista medico. Questi bambini dovrebbero poter decidere autonomamente più tardi in merito a eventuali interventi.
- Il Consiglio nazionale dice di no al diritto di voto e di elezione attivo per gli adolescenti, lasciandosi così purtroppo sfuggire l’opportunità di coinvolgere attivamente i giovani nel processo politico.
- Dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati dice di sì a una miglior protezione degli stranieri (in particolare dei minori) vittime di violenza domestica. Purtroppo, però, non accoglie tutti i miglioramenti apportati dal Consiglio nazionale. Ora è di nuovo il turno di quest’ultimo: speriamo che confermerà la sua variante.
Sì all’assistenza agli autori di violenza per meglio proteggere le vittime
Fortunatamente il Consiglio nazionale ha approvato il postulato Funiciello «Assistenza agli autori di violenza per meglio proteggere le vittime» (23.3800) e quelli dello stesso tenore presentati da von Falkenstein e Studer. Un’assistenza professionale agli autori di violenza aiuta a farli uscire dalla spirale di violenza e a contenere la violenza domestica, proteggendo in modo diretto e duraturo anche i minori coinvolti. Protezione dell’infanzia Svizzera si compiace che il Consiglio nazionale riconosca l’importanza dell’assistenza professionale agli autori di violenza.
Nessun diritto di voto e di elezione attivo per i sedicenni
Protezione dell’infanzia Svizzera deplora che il Consiglio nazionale abbia definitivamente bocciato il diritto di voto e di elezione attivo per i sedicenni (iniziativa parlamentare Arslan 19.415). Secondo la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, tutti i bambini e gli adolescenti hanno diritto a una partecipazione adeguata alla loro età. Purtroppo i sedicenni continueranno a non poter partecipare alle decisioni politiche.
Adozione della mozione «Migliorare il trattamento dei bambini nati con una variante dello sviluppo sessuale (DSD)»
Malgrado il titolo promettente, in realtà la mozione (23.3967) non risolve il problema. I bambini nati con una variante dello sviluppo sessuale non dovrebbero infatti essere sottoposti a interventi non strettamente necessari dal punto di vista medico. Dovrebbero piuttosto poter decidere autonomamente più tardi. Protezione dell’infanzia Svizzera avrebbe quindi preferito un divieto penale degli interventi volti a modificare il sesso dei bambini con una variazione congenita delle caratteristiche sessuali (bambini intersessuali). Le direttive medico-etiche che dovranno essere elaborate per la diagnosi e il trattamento di questi bambini non dovranno legittimare alcun intervento non necessario dal punto di vista medico, definendo criteri il più possibile rigorosi per gli interventi.
Per principio, anche il Consiglio degli Stati vuole garantire il diritto di dimora in caso di violenza domestica
Spesso le vittime di violenza non pongono fine alla loro relazione per non perdere il permesso di dimora. Sono così costrette, con i loro figli, a vivere una situazione intollerabile e contraria ai diritti umani. Non si può andare avanti così. Il Consiglio degli Stati approva l’oggetto 21.504: «Garantire la prassi dei casi di rigore secondo l’articolo 50 LStrI in caso di violenza nel matrimonio», ma nel contempo lo annacqua leggermente: sposta infatti più in alto del Consiglio nazionale l’asticella per essere riconosciuti come vittime di violenza, mantenendo la possibilità di esigere sforzi d’integrazione, cosa peraltro non facile vista la situazione complessa in cui vivono queste persone. Protezione dell’infanzia Svizzera raccomanda al Consiglio nazionale di mantenere la sua versione, che offre una miglior protezione ai genitori e ai minori vittime di violenza.
Altro tema di questa sessione: oggetto del Consiglio federale 23.057. CC. Modifica (Misure contro i matrimoni con minorenni)
Il 12 marzo il Consiglio degli Stati tratterà l’oggetto del Consiglio federale volto a proteggere meglio i coniugi minorenni, escludendo in generale il riconoscimento dei matrimoni con minori di 16 anni come pure i matrimoni con minorenni celebrati all’estero, se almeno uno dei coniugi è domiciliato in Svizzera. Inoltre i diretti interessati avranno tempo fino al compimento dei 25 anni per agire contro un matrimonio celebrato prima della maggiore età.
Ogni anno in Svizzera si scoprono circa cento casi di matrimonio con minorenni. Il confine tra matrimoni con minorenni e matrimoni forzati è labile. Una valutazione del Consiglio federale ha evidenziato che le attuali misure contro i matrimoni con minorenni non sono sufficienti.
Protezione dell’infanzia Svizzera sostiene quindi le modifiche del CC proposte.
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