Forse, per aggirare la forte sensazione di rabbia, è utile anche la cosiddetta regola dei 90 secondi. Elaborata dalla neurologa Jill B. Taylor, afferma che dopo 90 secondi la maggior parte delle sensazioni forti nel nostro cervello si placa al punto che riusciamo a pensare e agire di nuovo «normalmente». Dobbiamo semplicemente scegliere attivamente di innescare questo meccanismo, per esempio applicando una delle azioni alternative.
Perché talvolta ci arrabbiamo
Uno scoppio di rabbia ha quasi sempre una causa. Spesso la collera aumenta gradualmente, finché non esplode. Così come aumenta gradualmente, può anche calmarsi a poco a poco. Dipende dai genitori frenarsi in tempo prima che l’ira esploda.
Azioni alternative
Nell’ambito della campagna «Idee forti», Protezione dell’infanzia Svizzera ha stilato una lista di azioni alternative per i genitori. Sono suggerimenti per i genitori, perché mettano un freno alla rabbia prima di perdere il controllo sulle proprie azioni. La regola è sempre la stessa: tutte le emozioni sono permesse ed accettate, ma non tutte le azioni.
Vale la pena identificare i propri punti deboli in un momento di tranquillità, cioè le osservazioni e i comportamenti che ci fanno arrabbiare nel nostro ruolo di genitori.
Una volta calmata la rabbia, è consigliabile riflettere sulla situazione vissuta. In questo processo si possono annoverare anche le riflessioni sulle proprie ((esigenze)).
«Batti il ferro quando è freddo.»
Un buon metodo per uscire dalla rabbia è allontanarsi dalla situazione che l’ha scatenata. Si fa una pausa e si torna sul problema quando l’animo o gli animi si sono calmati. Ciò riflette in pieno il significato della massima di Haim Omer: «batti il ferro quando è freddo.» In un momento simile, i genitori possono dire: «In questo momento sono troppo arrabbiato. Tornerò a occuparmi della cosa più tardi, quando mi sarò calmato.» Poiché i genitori alla fine si sono "raffreddati" e tornano a parlare della situazione problematica in modo tranquillo, manifestano nei confronti del bambino forza interiore.
Se, nonostante tutto, si perde la pazienza
Quando i genitori si mostrano aggressivi, i bambini si sentono disorientati e offesi. A seconda dell’età e della personalità, reagiscono con paura, aggressività o rifiuto. Spesso cercano la colpa in se stessi, anche se non è così. Ma anche se i genitori ritengono che siano stati i bambini a scatenare la rabbia, sta comunque a loro risolvere la situazione. Sono loro, quindi, che devono fare il primo passo, scusandosi e poi parlando con calma dell’accaduto con il bambino.
Se situazioni simili si ripetono spesso, i genitori dovrebbero parlarne con qualcuno di estraneo ai fatti e cercare aiuto.
Anche i bambini possono provare rabbia
Anche i bambini, ogni tanto, provano rabbia. In situazioni simili è importante essere consapevoli che il bambino con la sua collera non vuole far arrabbiare i genitori. I bambini spesso mostrano rabbia quando si sentono smarriti. Poiché la sua struttura cerebrale si sta ancora sviluppando, il bambino non è ancora in grado di controllare la propria rabbia. Per questo ha bisogno che i genitori in momenti simili reagiscano in modo assennato e cerchino di placare la rabbia insieme a lui. Calma e serenità trasmettono sicurezza al bambino: indicano che le sue emozioni sono accettate e che c’è qualcuno al suo fianco.